Partire per il Giappone: voli e compagnie aeree

novembre 14th, 2009 by admin

Le maggiori compagnie aeree giapponesi sono “Japan Airlines” e “All Nippon Airways”, che effettuano voli diretti fra Italia e Giappone.
Anche “Alitalia” collega Italia e Giappone con voli diretti da Roma e Milano.
Quanto alle compagnie aeree che collegano i due Paesi attraverso scali intermedi, ce ne sono molte: “Swiss International Airlines”, che fa scalo a Zurigo, “Air France” con scalo a Parigi, “British Airways” con scalo a Londra, “Lufthansa” con scalo a Francoforte, “Klm” con scalo ad Amsterdam, “Austrian” con scalo a Vienna, “Finnair” con scalo ad Helsinki, “Aeroflot” con scalo a Mosca, “Cathay Pacific” con scalo a Hong Kong, “Scandinavian Airlines” con scalo a Copenhagen, “Air China” con scalo a Pechino, “Virgin Atlantic” con scalo a Londra, “Emirates” con scalo a Dubai, “Turkish Airlines” con scalo a Istambul.
I principali aeroporti internazionali del Giappone sono situati a Tokyo e Osaka.
I prezzi dei biglietti variano a seconda del periodo di viaggio. Sono da evitare le festività natalizie e il Capodanno, le vacanze estive (luglio e agosto) e i giorni della Golden Week che cadono tra la fine di aprile e l’ inizio di maggio, se si vuole sfuggire a una spesa eccessiva.
Il costo del volo a/r può aggirarsi intorno ai 1000 euro.
Comunque, si possono trovare anche tariffe vantaggiose, prenotando con largo anticipo e usufruendo di offerte speciali di talune compagnie aeree. Per esempio, la nostra compagnia di bandiera, nella scorsa primavera, vendeva biglietti “low cost” a soli 400 euro a/r.

Siete mai stati in Giappone? Quanto vi è costato il volo?
Lasciate un commento per raccontarcelo!

Sushi economico

ottobre 29th, 2009 by admin


E’ noto a tutti che il sushi è l’alimento più costoso della cucina giapponese e per tale motivo ci si aspetta un conto esorbitante all’uscita di un ristorante.
Beh, c’è un modo per gustare questa prelibatezza giapponese, risparmiando!
Mi riferisco ai cosiddetti “kaiten sushi” 回転寿司 ovvero i ristoranti con il “sushi sul nastro trasportatore”.
In questo tipo di locali, lo chef fa ruotare differenti piatti di sushi su di un nastro trasportatore che scorre di fronte ai clienti. Al cliente non resta che scegliere ciò che vuole dal nastro e fare una pila dei piattini vuoti. In questo modo può tenere il conto di quanto spende, contando i piattini vuoti.
Va ricordato che a piatti di colore e forma diversa corrispondono prezzi differenti.
I kaiten sushi sono decisamente meno cari dei “sushiya”, i classici ristoranti di sushi.
Oggi si possono trovare ovunque nel mondo, perfino nel nostro paese dove ultimamente sta riscuotendo un grande successo.
Ma com’è nato il kaiten sushi?
Il primo nastro trasportatore per servire sushi è stato inventato da Yoshiaki Shiraishi (1914-2001), che aveva problemi di organico nel suo piccolo ristorante e al contempo non era in grado di gestire il suo ristorante da solo. Dopo aver visto scorrere delle bottiglie di birra su di un nastro trasportatore in una birreria, gli venne l’idea di applicare lo stesso concetto ai piatti di sushi.

Il bagno in Giappone

ottobre 7th, 2009 by admin


I giapponesi hanno una concezione del bagno (o-furo お風呂) diversa dalla nostra.
Essi infatti hanno l’abitudine di fare il bagno nella vasca senza usare il sapone.
Si lavano con la saponetta (corpo e capelli) stando seduti su di uno sgabellino e poi si sciacquano con la doccia o un catino. Successivamente, entrano nella vasca da bagno in un’acqua molto calda e pulita, per rilassarsi e scaricare lo stress accumulato durante il giorno.
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I terremoti in Giappone

luglio 28th, 2009 by admin

Il Giappone è il paese in cui si verificano più frequentemente terremoti (jishin 地震).
Il motivo di questo fenomeno è facilmente spiegabile: l’arcipelago nipponico si trova in un punto in cui la placca delle filippine e quella del pacifico sprofondano lentamente sotto quella euroasiatica.
La costa orientale è colpita da sismi che interessano una zona molto estesa, solitamente accompagnati da forti maree e maremoti talvolta con onde anomale di eccezionale altezza, dette tsunami.
Il terremoto più disastroso che si ricordi nella storia giapponese si verificò nel 1923: con epicentro nella baia di Sagami, danneggiò gravemente Tokyo e Yokohama, provocando il decesso di circa 200.000 persone. Si registrarono circa 8,3° della scala Richter e la terra tremò per circa 5 min.
L’altro grande terremoto si verificò nell’Hanshin del 1995, la sua intensità raggiunse il settimo grado della scala Richter, e colpì la città portuale di Kobe, facendo morire circa 5000 persone.
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Come comportarsi in Giappone

giugno 16th, 2009 by admin

Il Giappone è un paese in cui la vita sociale è costellata da regole che vanno rispettate rigorosamente.
In pubblico, per esempio, bisogna osservare una serie di divieti, per non essere considerati estremamente maleducati.

  • Non si deve  mangiare mentre si cammina, eccezion fatta per il gelato
  • Non ci si può soffiare il naso, nei casi di emergenza si può tirare su rumorosamente con il naso fino a che non si trova un angolo nascosto in cui poter provvedere
  • Non tentare di baciare una persona per salutarla, anche se c’è un pò di confidenza, meglio optare per l’inchino o la stretta di mano
  • Non rispondere al cellulare in metro o in treno
  • Non è opportuno scambiarsi effusioni amorose in pubblico
  • Orinare in pubblico per gli uomini, è considerato socialmente accettabile, a patto che si sia un pò brilli.
  • Non parlare a voce troppo alta
  • In molte zone urbane è proibito fumare

In Giappone, l’essere ubriachi è la sola maniera per concedersi strappi alla rigida etichetta della società.

Pernottare in un ryokan

maggio 28th, 2009 by admin

Il Ryokan (旅館) è un albergo tradizionale giapponese in cui il cliente straniero può vivere l’atmosfera di una tipica casa giapponese usufruendo di un servizio estremamente personalizzato, in quanto si tratta di un struttura dotata di poche camere e quindi in grado di accogliere un numero limitato di persone.
Appena arrivati, si lasciano le scarpe ai gradini dell’ingresso, si calza un paio di pantofole e si viene condotti da un’inserviente alla propria camera che ha il pavimento coperto da un tatami.
Prima di entrare nella stanza con il tatami, bisogna togliersi le pantofole.
Spesso le camere non sono numerate, ma indicate da nomi di fiori, piante o alberi di buon auspicio.
In genere la stanza contiene un’alcova (tokonoma), decorata con fiori o calligrafie.
In un lato è posto un armadio con porte scorrevoli contenente la biancheria, mentre sul lato opposto ci sono dei paraventi scorrevoli coperi da carta di riso che talvolta si affacciano su una veranda con vista sul giardino.

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Mangiare in un ristorante giapponese

maggio 15th, 2009 by admin

In questo articolo voglio dare qualche dritta a chi si trovasse a mangiare in un ristorante in Giappone.

  • Quando si entra in un ristorante, si viene accolti col saluto: “Irasshaimase”, che vuol dire “Benvenuto”.
  • Il cameriere vorrà sapere in quanti siete chiedendovi “Nan-mei sama?”
  • Voi potete benissimo rispondere usando solo le mani, come fanno gli stessi giapponesi.
  • Una volta seduti al tavolo, vi verranno serviti un’ “oshibori”(salvietta calda), una tazza di tè e il menu. L’oshibori serve per pulirsi le mani e il viso, perciò dopo averla usata, dovete arrotolarla e posarla sul tavolo accanto a voi.
  • Se non siete molto bravi con il giapponese, l’ordinazione può essere fatta semplicemente indicando le varie voci del menu, oppure indicando i piatti sul tavolo degli altri clienti o i modelli in plastica esposti in vetrina.
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Trovare indirizzi giapponesi

maggio 9th, 2009 by admin

In Giappone trovare un luogo in base al solo indirizzo può essere quasi impossibile, anche per un giapponese. Solitamente per non sbagliare, si chiedono indicazioni alle persone del posto.
I negozi, le attività commerciali e le imprese spesso accludono una piccola cartina alle proprie pubblicità oppure sui biglietti da visita per facilitare il compito ai visitatori e ai clienti.
Risulta di notevole aiuto avere anche l’indirizzo scritto in giapponese.
A parte le vie principali, sono pochissime le strade che hanno un nome.
Gli indirizzi consistono in una serie di indicazioni che progressivamente aiutano a circoscrivere la posizione di un edificio all’interno di un’area costituita da pochi isolati.

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Ikebana: l’arte di disporre i fiori

maggio 5th, 2009 by admin

L’ikebana  (生け花) che significa letteralmente “fiori viventi” è l’arte giapponese di disporre i fiori.
Nato in Cina e in India, l’ikebana fu introdotto in Giappone nel VI secolo d.C., in concomitanza con il Buddhismo e inizialmente fu legato all’usanza di fare offerte floreali alle divinità. Originariamente era un’arte praticata esclusivamente dai ceti più elevati quali nobili e monaci, e denominata Kadō cioè “via dei fiori”, poi divenne popolare e assunse il nome di Ikebana.
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L’importanza dei fiori di ciliegio per il Giappone

maggio 1st, 2009 by admin

Per comprendere l’importanza che i fiori di ciliegio (sakura 桜) hanno per i giapponesi, bisogna far riferimento ad uno dei principi basilari della filosofia buddista: l’impermanenza delle cose terrene.
Questo concetto così profondamente sentito, genera paradossalmente una predilezione verso gli elementi della natura segnati da una drammatica fugacità. E tale è il caso del fiore di ciliegio che ha una breve fioritura e proprio all’apice del suo splendore viene spezzato dal soffiare del vento. Per le sue caratteristiche, dunque, il sakura è considerato il simbolo dell’esistenza, bella ma effimera.
Andando indietro nel tempo, ritroviamo il sakura come emblema dei samurai: in esso vedevano riflesso il loro destino. Infatti, questi antichi guerrieri in possesso di nobili virtù, quali purezza, integrità, fedeltà, devozione e coraggio, nel pieno della loro giovinezza, in nome di questi ideali, perdevano la vita in battaglia. Una morte onorevole, come quella del ciliegio appunto.
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