I kanji (letteralmente “caratteri cinesi) sono gli ideogrammi che i giapponesi hanno importato dalla Cina.
Essi rappresentano la parte più rilevante della scrittura mentre i due sillabari, hiragana e katakana, sono generalmente utilizzati per facilitarne la lettura oppure per completarne il suono.
I kanji sono numerosissimi, si pensi solo che sono 2000 quelli considerati fondamentali!
La conoscenza dei kanji fondamentali è essenziale per riuscire a comprendere un giornale, un libro o un documento ufficiale in lingua giapponese.

Essendo di origine cinese, ognuno di essi ha 2 tipi di lettura: kun (o giapponese ) e on (o cinese).
Un kanji che ha diversi significati, ha anche più letture kun o più letture on.
La lettura kun si usa quando il kanji si trova da solo, quella on nel caso in cui i Kanji si combinano per formare parole composte.
Per esempio: il kanji di persona 人, da solo si legge hito, combinato si legge jin oppure nin.


REGOLE BASILARI PER SCRIVERE I KANJI

  • Si parte sempre dall’alto verso il basso, poi da sinistra verso destra.
  • Se c’è un segno centrale, si traccia per primo, poi si traccia il segno in alto a sinistra e si continua sempre dall’alto verso il basso e da sinistra verso destra.
  • Attenti a non confondere il segno centrale (che si scrive per primo) con la linea verticale che attraversa tutto il kanji (che va scritta per ultima): la linea verticale è più lunga del kanji stesso.
  • Attenti a non confondere il segno centrale con qualsiasi segno che si trova al centro racchiuso nel kanji.
  • Il segno inclinato che parte da destra e va verso sinistra, si considera prioritario rispetto al tratto che da sinistra va verso destra. 

N.B. Imparare le suddette regole è utilissimo per memorizzare i kanji, per cui si consiglia ad ogni studente di cercare di rispettarle.

Di seguito, trovate un esempio del modo di tracciare un ideogramma.

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