Differenza tra elisione e troncamento
L’ elisione è la caduta della vocale finale non accentata di una parola, posta davanti ad un’altra parola che cominci anch’essa per vocale.
La vocale (finale) è sostituita da un apostrofo, ma le due parole non sono unite nella scrittura.
L’elisione è obbligatoria nei seguenti casi:
- dopo gli articoli lo, la, una: l’anello, l’ oca, un’arancia; dopo le preposizioni articolate composte con essi: es. nell’ universo, dell’amore
- con l’aggettivo dimostrativo quello/a: quell’ abito, quell’ amica
- con gli aggettivi bello/a e santo/a seguiti da vocale: bell’anello, Sant’Anna
- con l’avverbio ci davanti a voci verbali che cominciano per e: c’è, c’entra..
- con alcuna e nessuna seguite da altra: alcun’altra, nessun’altra
- in alcune formule fisse come: tutt’al più, senz’altro, d’altronde, pover’uomo..
Il troncamento è la caduta della vocale o della sillaba finale di una parola davanti a un’altra parola che inizia per consonante o per vocale.
Non è indicato dall’apostrofo.
Il troncamento è obbligatorio nei seguenti casi:
- con uno e i suoi composti nessuno, ciascuno, alcuno davanti a parole maschili che cominciano per vocale o consonante (eccetto s impura, z, x, gn, ps): un orso, un bambino, nessun male, alcun bene, ciascun alunno
- con bello e quello davanti a parole maschili inizianti per consonante (eccetto s impura, z, x, gn, ps): bel gioco, quel libro..
- con santo davanti a parole che cominciano per consonante: san Luca
- con i sostantivi signore, dottore, ingegnere, professore, frate, suora, usati come titoli seguiti dal nome proprio: il signor Bianchi, suor Maria, il dottor Rossi..
- con alcune espressioni fisse: ben fatto, mal di testa, in fin dei conti..
- con buono seguito da consonante o vocale: buon anno, buon cuoco
Poichè possono capitare dubbi di ortografia, per non fare errori, basta ricordare che una parola tronca da sola conserva il suo significato, mentre una parola apostrofata non può stare mai da sola.
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gennaio 6th, 2014 at 02:31
“per non fare errori, basta ricordare che una parola tronca da sola conserva il suo significato, mentre una parola apostrofata non può stare mai da sola.”
Questa non mi sembra una buona regola: dovresti spiegare allora perché “uno” viene troncato in “un” e invece “una” viene elisa in “un’”.
Di fatto la definizione che dai di troncamento, definizione che viene data anche da altri siti, non mi sembra buona quanto quella data dal sito della Treccani, lì dice che una parola è da considerarsi troncata quando la caduta della parte finale è la stessa sia che avvenga davanti ad una vocale che davanti ad una consonante, mentre nell’elisione la caduta avviene solo davanti ad una vocale.