2012.07.07-Tanabata_01Il mito di Tanabata narra del pastorello Hikoboshi che un giorno si recò con il suo bue magico presso un fiume dove le dee tessitrici stavano facendo il bagno, e rimase affascinato dalla più giovane di esse, Orihime, ignaro di trovarsi di fronte a creature divine scese sulla terra per rinfrescarsi un po’. Il bue gli suggerì di rubare il vestito alla fanciulla e di nasconderlo dietro a una roccia.
Hikoboshi obbedì e Orihime non potè seguire in cielo le altre ninfe perché non era in grado di volare senza la sua veste. Il pastore le chiese di diventare sua moglie ed ella dopo qualche esitazione accettò la proposta. Si unirono in matrimonio e dopo alcuni anni ebbero un figlio e una figlia.
Un giorno la tessitrice chiese al marito di restituirle il suo abito e questi, pensando che ormai fosse inutile tenerlo nascosto, glielo riconsegnò, ma quando ella lo indossò sparì subito nel cielo lasciando Hikoboshi a bocca aperta.
Il bue gli disse allora di attaccarsi alla sua coda così l’avrebbe portato in cielo insieme ai suoi figli.
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