L’ elisione è la caduta della vocale finale non accentata di una parola, posta davanti ad un’altra parola che cominci anch’essa per vocale.
La vocale (finale) è sostituita da un apostrofo, ma le due parole non sono unite nella scrittura.
L’elisione è obbligatoria nei seguenti casi:

  • dopo gli articoli lo, la, una: l’anello, l’ oca, un’arancia; dopo le preposizioni articolate composte con essi: es. nell’ universo, dell’amore
  • con l’aggettivo dimostrativo quello/a: quell’ abito, quell’ amica
  • con gli aggettivi bello/a e santo/a seguiti da vocale: bell’anello, Sant’Anna
  • con l’avverbio ci davanti a voci verbali che cominciano per e: c’è, c’entra..
  • con alcuna e nessuna seguite da altra: alcun’altra, nessun’altra
  • in alcune formule fisse come: tutt’al più, senz’altro, d’altronde, pover’uomo..

Il troncamento è la caduta della vocale o della sillaba finale di una parola davanti a un’altra parola che inizia per consonante o per vocale.
Non è indicato dall’apostrofo.
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