Pernottare in un ryokan

maggio 28th, 2009 by admin

Il Ryokan (旅館) è un albergo tradizionale giapponese in cui il cliente straniero può vivere l’atmosfera di una tipica casa giapponese usufruendo di un servizio estremamente personalizzato, in quanto si tratta di un struttura dotata di poche camere e quindi in grado di accogliere un numero limitato di persone.
Appena arrivati, si lasciano le scarpe ai gradini dell’ingresso, si calza un paio di pantofole e si viene condotti da un’inserviente alla propria camera che ha il pavimento coperto da un tatami.
Prima di entrare nella stanza con il tatami, bisogna togliersi le pantofole.
Spesso le camere non sono numerate, ma indicate da nomi di fiori, piante o alberi di buon auspicio.
In genere la stanza contiene un’alcova (tokonoma), decorata con fiori o calligrafie.
In un lato è posto un armadio con porte scorrevoli contenente la biancheria, mentre sul lato opposto ci sono dei paraventi scorrevoli coperi da carta di riso che talvolta si affacciano su una veranda con vista sul giardino.

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Mangiare in un ristorante giapponese

maggio 15th, 2009 by admin

In questo articolo voglio dare qualche dritta a chi si trovasse a mangiare in un ristorante in Giappone.

  • Quando si entra in un ristorante, si viene accolti col saluto: “Irasshaimase”, che vuol dire “Benvenuto”.
  • Il cameriere vorrà sapere in quanti siete chiedendovi “Nan-mei sama?”
  • Voi potete benissimo rispondere usando solo le mani, come fanno gli stessi giapponesi.
  • Una volta seduti al tavolo, vi verranno serviti un’ “oshibori”(salvietta calda), una tazza di tè e il menu. L’oshibori serve per pulirsi le mani e il viso, perciò dopo averla usata, dovete arrotolarla e posarla sul tavolo accanto a voi.
  • Se non siete molto bravi con il giapponese, l’ordinazione può essere fatta semplicemente indicando le varie voci del menu, oppure indicando i piatti sul tavolo degli altri clienti o i modelli in plastica esposti in vetrina.
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Trovare indirizzi giapponesi

maggio 9th, 2009 by admin

In Giappone trovare un luogo in base al solo indirizzo può essere quasi impossibile, anche per un giapponese. Solitamente per non sbagliare, si chiedono indicazioni alle persone del posto.
I negozi, le attività commerciali e le imprese spesso accludono una piccola cartina alle proprie pubblicità oppure sui biglietti da visita per facilitare il compito ai visitatori e ai clienti.
Risulta di notevole aiuto avere anche l’indirizzo scritto in giapponese.
A parte le vie principali, sono pochissime le strade che hanno un nome.
Gli indirizzi consistono in una serie di indicazioni che progressivamente aiutano a circoscrivere la posizione di un edificio all’interno di un’area costituita da pochi isolati.

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Ikebana: l’arte di disporre i fiori

maggio 5th, 2009 by admin

L’ikebana  (生け花) che significa letteralmente “fiori viventi” è l’arte giapponese di disporre i fiori.
Nato in Cina e in India, l’ikebana fu introdotto in Giappone nel VI secolo d.C., in concomitanza con il Buddhismo e inizialmente fu legato all’usanza di fare offerte floreali alle divinità. Originariamente era un’arte praticata esclusivamente dai ceti più elevati quali nobili e monaci, e denominata Kadō cioè “via dei fiori”, poi divenne popolare e assunse il nome di Ikebana.
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L’importanza dei fiori di ciliegio per il Giappone

maggio 1st, 2009 by admin

Per comprendere l’importanza che i fiori di ciliegio (sakura 桜) hanno per i giapponesi, bisogna far riferimento ad uno dei principi basilari della filosofia buddista: l’impermanenza delle cose terrene.
Questo concetto così profondamente sentito, genera paradossalmente una predilezione verso gli elementi della natura segnati da una drammatica fugacità. E tale è il caso del fiore di ciliegio che ha una breve fioritura e proprio all’apice del suo splendore viene spezzato dal soffiare del vento. Per le sue caratteristiche, dunque, il sakura è considerato il simbolo dell’esistenza, bella ma effimera.
Andando indietro nel tempo, ritroviamo il sakura come emblema dei samurai: in esso vedevano riflesso il loro destino. Infatti, questi antichi guerrieri in possesso di nobili virtù, quali purezza, integrità, fedeltà, devozione e coraggio, nel pieno della loro giovinezza, in nome di questi ideali, perdevano la vita in battaglia. Una morte onorevole, come quella del ciliegio appunto.
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